Quarrata è un comune in provincia di Pistoia comprendente ben quindici frazioni, è definita la città del mobile grazie alle sue numerose aziende artigiane specializzate nella produzione di arredamento e complementi d’arredo.
Negli ultimi anni l’artigianato ed il settore del “mobile” è purtroppo entrato in crisi, Quarrata potrà trovare una sua nuova dimensione ed un rilancio economico? Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Un certo tipo di turismo, amante della collina toscana, dell’ambiente, del buon cibo ed in cerca di una vacanza (o di un finesettimana) all’insegna del relax e di qualche camminata potrebbe essere un nuovo volano per l’economia quarratina?
Ad oggi, il comune di Quarrata non figura fra le destinazioni turistiche più conosciute della Toscana; nonostante ciò, la località ed il territorio sono in grado di offrire delle attrazioni molto interessanti per quei visitatori che vorranno scoprire un territorio non ancora conosciuto alle grandi masse di turisti.
Vediamo alcune “mete turistiche” del nostro territorio che consigliamo a tutti di vedere (anche a chi abita magari a Firenze o a Prato).
Casa di Zela, museo immerso nella natura
Fra i luoghi di spicco a Quarrata il Museo di Casa di Zela nella sua frazione di Caserana è quello che sarà maggiormente in grado di presentare e raccontare al turista l’autentica storia della città.
La casa, un’antica dimora immersa in un ambiente naturale protetto che ospitava in passato persone e animali, è ora divenuta un museo capace di testimoniare la vita della città prima che la campagna vivesse la rivoluzione dei tempi moderni.
Grazie a un oculato e lungo lavoro di alcuni professionisti e appassionati, il museo può presentare migliaia di oggetti in esposizione fra cui macinini e pettini, riguardanti la vita quotidiana dei suoi abitanti.
Villa La Magia, piccola gemma a Quarrata
Durante un viaggio a Quarrata il visitatore non potrà non visitare Villa La Magia, un affascinante monumento spesso sede di eventi di grande rilevanza culturale, considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui il turista (ma non solo) potrà partecipare a una visita guidata o effettuare una gradevole e rigenerante passeggiata in mezzo al verde, godendo di una suggestiva vista sulle colline vicine. Villa La Magia è un ambiente rinascimentale di grande valore, capace di intrecciare alla perfezione l’antico con il moderno.
Nel periodo estivo Villa La Magia ospita anche interessantissime serate all’insegna della musica pop-rock e folk.
Il Montalbano
L’area del Montalbano è collocata fra Firenze, Prato e Pistoia. Ben si presta dunque a essere il punto di partenza per una visita in Toscana, offrendo un accesso a delle importanti città dell’arte come Firenze, Siena e Pisa.
Il Montalbano è una zona collinare ricca di percorsi ciclabili e pedonali per fare trekking attraverso boschi e paesaggi collinari immersi in una rigogliosa vegetazione tipica delle più belle colline toscane.
È altresì possibile vivere degli itinerari enogastronomici fra cui le strade del vino e dell’olio molto interessanti dove si trovano ancora ristoranti ed osterie con un ottimo rapporto qualità prezzo. Una cucina fortemente influenzata dalla ricca gastronomia toscana che si concentra in particolar modo sui piatti di origine contadina, fra cui la farinata di cavolo nero, la pappa col pomodoro e la frittura di ranocchi. Da Quarrata e dalla montagna di Pistoia provengono delle aziende agricole specializzate nella produzione di squisitezze come formaggi, funghi, tartufi, vino e caldarroste.
Il Montalbano presenta una tradizione culinaria grandiosa; fra le eccellenze del territorio toscano figurano i rinomati fichi di Carmignano, il vino e la selvaggina cotta rigorosamente alla brace (ci perdoneranno gli amici vegetariani che ci leggono). Riveste un ruolo di primaria importanza la produzione di olio extravergine d’oliva. L’olio prodotto in questa area assume la specifica geografica di “Montalbano”.
L’area del Montalbano presenta poi alcuni siti di interesse fra cui il Museo Archeologico Comunale di Artimino, comprendente antichi reperti recuperati nella città etrusca di Artimino e il Museo della vite e del vino, localizzato nel sotterraneo del palazzo comunale di Carmignano.
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