Qualcuno non ritiene l’8 marzo una data “necessaria” a ricordare la donna, perché la donna bisognerebbe festeggiarla e farle regali tutti i giorni … (?) La donna la donna la donna… O l’uomo? Questo articolo di poche ore fa riassume molto bene il perché della giornata internazionale della donna: ad esempio perché anche le donne sono brave (senza nulla togliere agli uomini) e perché non gli viene riconosciuto abbastanza questo loro far bene. Dunque per me ben venga anche l’otto marzo. Non tutti sono d’accordo, così come non tutti apprezzano la riforma delle quote rosa.
Come ho sentito dire questa mattina alla radio da un personaggio, un artista e uno scrittore italiano molto famoso che piace molto alle donne, l’iniziativa delle “quote rosa” (se ho capito male me ne scuso) non sarebbe poi così da esaltare, in quanto entrare a far parte di un gruppo non perché si hanno le qualità giuste ma solo perché si è nati femmine…non restituisce l’idea di merito. Diceva lui, come ho sentito dire da tanti altri e purtroppo anche da donne, che ci vogliono i bravi indipendentemente dalla categoria di sesso di appartenenza, che determina un ruolo ascritto per nascita. Posso dire una cosa? Anzi scriverla? Anche se lui o altri che la pensano come lui di sicuro non mi leggeranno? Nel suo discorso è implicita l’ipotesi, a mio avviso non scontata, che le facenti parte delle quote rosa sono delle specie di raccomandate… visto che tale discorso, pur non escludendo che lo siano…di fatto non le stima in positivo. Secondo me sarà banale dirlo, ma c’è bisogno anche della riforma delle quote rosa…anche solo per quelle qualità femminili che sono riconosciute nei secoli, quelle di accudimento e di capacità economico-organizzative…per esempio!
Voglio anche raccontare una cosa che mi è capitata di recente durante una riunione in un istituto scolastico, riunione dove i genitori presenti (quasi tutte donne) degli alunni iscritti ad una classe primaria a tempo modulo sono stati invitati a scegliere quello pieno per mantenere la scuola prescelta, oppure obbligati a sceglierne un’altra per mantenere il tempo modulo, scelta che in una scuola di quel comprensivo ha ottenuto pochi iscritti, tali da non poter raggiungere un numero sufficiente ad istituire una classe… Prima di iniziare la riunione un ragazzo in età di scuola media ha bussato ed è entrato per prendere una cartellina che aveva lasciato lì. Questo ragazzo, educatissimo, si è rivolto al dirigente scolastico come a tutti gli astanti con un’educazione ed una gentilezza quasi sorprendenti, visto quello che si dice degli adolescenti di oggi. Io mi sono domandata ad alta voce se si fosse comportato allo stesso modo con una dirigente/insegnante donna, e nel suo caso credo proprio di sì. Una mamma fra le presenti però ha detto “eh! le donne sono peggio!” …e sinceramente non ho capito perché l’abbia detto.
Per come vanno le cose nel mondo…ed in Italia in particolare… siamo proprio sicuri che ci sia bisogno di pensare se vale la pena, se è giusto o meno riconoscere le quote rosa? Io quoto le quote rosa! Non si può essere tutti bravi e tutte brave…ma a parità di requisiti, probabilmente, per avere la stessa quota di bravi e di brave non si dovrebbe partire da campioni della stessa numerosità? Tanti uomini tante donne? Correggetemi se sbaglio.
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