Quarrata è sempre la città del mobile?
Quarrata, la “città del mobile” è una cittadina Toscana in provincia di Pistoia. Quarrata ha oltre 26.000 abitanti (fonte Wikipedia / Istat) e si trova precisamente tra i comuni di Prato e Pistoia a pochi km da Firenze, in una posizione, se ci pensiamo bene, strategica sotto vari punti di vista perché vicina a Firenze, a due passi da Pistoia, vicinissima al distretto industriale pratese (o a quel che ne resta) ma anche vicina al Monte Albano e ad altre località di pregio per trekking, passeggiate alla ricerca dei funghi, o per chi invece ama sciare.
L’originalità di Quarrata è dovuta al fatto che viene chiamata la città del mobile, grazie alla presenza di medie e piccole imprese che vendono e producono mobili, soprattutto imbottiti. Un microcosmo che gravita tutto intorno ai mobili e, di conseguenza, all’arredamento in generale.
Quarrata: cosa diventerà la città che ha fatto vivere i mobili?
La crisi mette in discussione non solo la realtà legata al mobile di Quarrata ma tutte le identità artigiane in tutto il territorio toscano da Prato a Pistoia
Recentemente questa forte identità è stata purtroppo messa in discussione e a tal punto che (come in tante altre città a vocazione artigiana) anche a Quarrata non è raro trovare, passeggiando, vecchi capannoni “industriali” o negozi che hanno chiuso i battenti, attività che hanno ridotto di molto l’organico dei dipendenti o sono in forte difficoltà. Triste passare davanti alle vetrine vuote e le mostre in disuso anno dopo anno.
Cambiare identità non è facile per nessuna città e non lo è ancor più per quelle cittadine che hanno avuto decenni di caratterizzazione molto forte, tanto che appunto, se ad un toscano (ma anche nel resto d’Italia) si dice Quarrata, gli viene subito in mente “la città del mobile”, esattamente come Prato è associata all’industria dei “cenci” e alla produzione tessile e forse Pistoia a quella vivaistica (piante e fiori).
Come tanti distretti industriali italiani anche Quarrata vive un momento di difficoltà economica. Nei settori dell’arredamento e del design la qualità artigiana non viene più considerata e la crisi economica ha fatto il resto.
Nel nostro piccolo, come blog dedicato alla vita ed al tessuto sociale del nostro territorio (Quarrata ma anche Prato e Pistoia) intendiamo dare un contributo al suo rilancio non solo economico ma anche sociale dando rilievo agli spazi gioco dedicati ai bambini (il nostro futuro), alle piccole attività produttive di Quarrata, Prato e Pistoia non solo operanti nel settore del mobile e del design, agli eventi culturali del territorio (non scordiamoci che Pistoia è stata capitale della cultura nel 2017), a liberi pensieri da leggere magari quando siete a fare una passeggiata nella nostra splendida Villa la Magia oppure a cercare funghi nel Monte Albano, solo per citare due caratteristiche belle del territorio quarratino. Oppure offrendo ai visitatori una mappa dei negozi di Quarrata, Prato e Pistoia che aderiscono al nostro portale e che si trovano nel nostro territorio (tra Quarrata e Pistoia), magari da consultare poco prima di andare al Parco Prato a vedere un film 🙂
Prato e Quarrata e Pistoia città a forte vocazione artigiana
Città dove per decenni l’artigianato ha costituito una grande ricchezza per il territorio. Quarrata ed i suoi mobili, così come il tessile a Prato ed il vivaistico a Pistoia, purtroppo anche per la miopia di certe scelte sbagliate, non vivono un periodo d’oro. Capire la nostra storia (anche economica) è sempre un investimento, un primo, importante passo verso un rilancio che non sia solo economico ma anche sociale e culturale!
Perchè non si vive di sola economia 😉 abbiamo iniziato questo viaggio e questa riflessione a partire da Quarrata e speriamo di accogliere presto altri contributi, anzi scrivici (info@nontuttisanno.it) se hai voglia di condividere con noi il tuo pensiero sul nostro territorio e le sue caratteristiche!
Quarrata la ditta Lenzi e il passaggio dall’agricoltura all’industria del mobile
La città di Quarrata nel secolo scorso si è sviluppata parallelamente alla ditta Lenzi, che produceva e commercializzava i mobili. Lentamente, ma con costanza, il paese è passato da un’economia interamente rurale a un’economia che ha fatto della produzione e la vendita di mobili la sua principale fonte di reddito. È stato un passaggio graduale e, all’inizio, anche del tutto casuale. Nello Lenzi aveva semplicemente deciso di tentare di riprodurre il modello di un divano e in breve riuscì ad aprire una botteguccia. Gli affari non tardarono a prosperare e in poco tempo la piccola bottega si ingrandì notevolmente e di lì a breve divenne l’elemento simbolo del paese. Nonostante l’interruzione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, nel dopoguerra l’azienda rifiorì. Negli anni ’50 costruì le basi per una solida fortuna e nei due decenni successivi creò la linea ELLE2000, promotrice di un design originale e innovativo. Purtroppo, la ditta Lenzi scomparve drasticamente a causa di due importanti incendi che “piegarono” ma non distrussero la città del mobile, Quarrata seppe infatti andare avanti e dalle ceneri sorsero tante altre piccole imprese incentrate sulla produzione di mobili “classici” per le abitazioni, tanto che da tutta la Toscana ma anche dall’Italia, in un’epoca in cui gli acquisti NON erano a portata di click, tanti si recavano a Quarrata (e dintorni) ad acquistare i mobili per la loro casa o per l’ufficio.
Oggi forse siamo di nuovo di fronte ad un passaggio epocale?
Intorno poi sono sorte decine di botteghe artigiane dedicate al mobile, decine di “saloni del mobile” dalle cucine ai divani, sempre sulla linea
della qualità e del “fatto in modo artigianale” che forse oggi, presi da shopping “selvaggio” e da mobili che durano poco tempo (e che, diciamolo, costano poco! altro problema del distretto i costi elevati??) hanno ceduto il passo alle grandi catene come Ikea, solo per citare la più famosa. Una soluzione oltre alla diversificazione delle produzioni per Quarrata potrebbe essere ri-puntare su un design italiano di alta qualità e magari su altri settori e consolidarli? Pensiamo alle possibilità che offre la via di accesso al Monte Albano di attrarre un turismo che passa alcuni giorni in relax a fare trekking.. oppure usa il territorio come base di appoggio per visitare la Toscana.
Che ne pensate voi quarratini? La trovate un’ipotesi realistica come ipotesi?
E ora? Una possibile soluzione per la città del mobile?
Diventare la città del DESIGN!
Ora le moderne multinazionali del mobile sfornano centinaia di soluzioni pratiche, moderne, gradevoli e soprattutto dai prezzi abbordabili. Una possibile soluzione per risollevare la cittadina di Quarrata dalla crisi oltre a diversificare il tessuto economico potrebbe essere quella di puntare con forza verso la qualità, verso design alternativi e moderni, verso l’innovazione e la ricerca magari “sfornando” mobili da materiali di riciclo, insomma puntare sulla qualità non solo del prodotto ma anche delle idee!
E tu cosa ne pensi? Quale futuro vorresti per Quarrata? Se ti va di dirci la tua sul nostro territorio SCRIVICI a: inf@nontuttisanno.it o visita la nostra pagina “CONTATTI“. Saremo felici di sentire l’opinione dei quarratini e delle quarratine 🙂